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PTOF – Competenze

Certificazione delle competenze progressivamente acquisite dalle alunne e dagli alunni.

Descrizione

Nel 2006 il Parlamento europeo e il Consiglio d’Europa stabiliscono che tutti i Paesi dell’Unione, pur con modalità e strategie diverse, assumano le competenze come punto di riferimento per valutare e certificare i profili di professionalità e per organizzare i curricoli dei sistemi scolastici e formativi. Nella definizione dell’EQF (European Qualifications Framework – Quadro europeo delle Qualifiche e dei Titoli), le competenze “indicano la comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e/o personale1”.

Le competenze si distinguono dalle conoscenze e dalle abilità perché presuppongono autonomia e responsabilità: chi impara per competenze coniuga conoscenze ed esperienze, integra il pensiero con l’azione, mobilita le competenze che precedentemente aveva sviluppato, si ingegna a costruire il proprio sapere; ma soprattutto impara a scegliere e a decidere, facendosi carico delle decisioni e delle conseguenze che derivano dalle sue scelte. La competenza si apprende anche per errori e per approssimazioni, riflettendo sull’errore per superarlo, pilotando l’efficacia e la direzione del proprio agire.

Le Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola per l’infanzia e del primo ciclo di istruzione (4 settembre 2012) segnano l’ingresso nel sistema scolastico delle competenze come obiettivi imprescindibili che danno forma ai traguardi formativi da conseguire al completamento dei diversi gradi dell’istruzione primaria.

Le Indicazioni nazionali del 2012 prevedono che la certificazione delle competenze avvenga “al termine della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado, attraverso i modelli che verranno adottati a livello nazionale”. Tali modelli sono stati emanati con il  D.M. 7 ottobre 2017 n. 742 (allegati A e B) e attualmente in vigore.

I modelli di scheda nazionale per la certificazione delle competenze sono accompagnati dalle “Linee guida per la certificazione delle competenze” (ultima revisione gennaio 2018).
Il documento ricostruisce lo scenario culturale e pedagogico alla base delle Indicazioni del 2012 e offre una panoramica sulle attività e gli strumenti più efficaci per progettare l’attività didattica in funzione dello sviluppo delle competenze.

Secondo le Linee guida, la certificazione non va intesa “come semplice trasposizione degli esiti degli apprendimenti disciplinari, ma come valutazione complessiva in ordine alla capacità degli allievi di utilizzare i saperi acquisiti per affrontare compiti e problemi, complessi e nuovi, reali o simulati”.
Questa capacità è, appunto, la competenza. “I singoli contenuti di apprendimento sono i mattoni con cui si costruisce la competenza personale. Non ci si può quindi accontentare di accumulare conoscenze, ma occorre trovare il modo di stabilire relazioni tra esse e con il mondo al fine di elaborare soluzioni ai problemi che la vita reale pone quotidianamente”.
La certificazione delle competenze non sostituisce quindi la valutazione disciplinare, ma la accompagna e la integra: lavorando per valutare le competenze, infatti, si generano tanti dati sugli apprendimenti degli studenti, che consentono di raccogliere elementi anche per la valutazione dei contenuti disciplinari.

Indicazioni nazionali  del 2024 prevedono i nuovi modelli di certificazione delle competenze (D.M. 14 del 30 gennaio 2024).

 

Allegati

Ulteriori informazioni

Riferimenti normativi
Indicazioni nazionali del 04/09/2012: le Indicazioni nazionali del 2012 prevedono che la certificazione delle competenze avvenga “al termine della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado. Nei due anni successivi alle Indicazioni del 2012 ogni scuola è libera di adottare un proprio modello di scheda di certificazione. Circolare Ministeriale n. 3 del 13/02/2015 n. 3: avvia la sperimentazione del primo prototipo di scheda nazionale costituito da 12 profili di competenza relativi alle 8 competenze chiave, prevede 4 livelli di padronanza per ogni profilo, sarà reso obbligatorio a partire dall’a.s. 2016-2017 (con eventuali modifiche a seguito della sperimentazione). Nell’a.s. 2015-2016 prosegue la sperimentazione, estesa a tutte le scuole. Nota prot. n. 2000 del 23/02/2017: prolunga la sperimentazione al corrente a.s. e propone un nuovo modello sperimentale costituito dalle 8 competenze chiave seguite dalla descrizione del profilo dello studente, prevede 4 livelli di padronanza per ogni profilo, accompagnato da linee guida aggiornate che definiscono le caratteristiche del sistema nazionale di certificazione delle competenze. Decreto Legislativo n. 62 del 13/04/2017: stabilisce che la scheda di certificazione delle competenze debba includere anche il livello raggiunto nelle prove a carattere nazionale (INVALSI). D.M. n. 742 del 07/10/2017:  emana la versione finale della scheda nazionale di certificazione delle competenze costituita dalle 8 competenze chiave seguite dalla descrizione del profilo dello studente, prevede 4 livelli di padronanza per ogni profilo, comprende la sezione per i livelli conseguiti nelle prove nazionali INVALSI, in vigore a partire dall’a.s. 2017-2018. I modelli di scheda nazionale per la certificazione delle competenze sono accompagnati dalle “Linee guida per la certificazione delle competenze” (ultima revisione gennaio 2018).